PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - ELENCO PREZZI 2018

 
ELENCO PREZZI PROVINCIALE

 

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

DIPARTIMENTO INFRASTRUTTURE E MOBILITÀ

UFFICIO OSSERVATORIO E PREZIARIO DEI LL.PP.

 

ELENCO PREZZI

 

2018

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ELENCO PREZZI PROVINCIALE

 

2018

 

 

Edito dalla Provincia autonoma di Trento

 

 

Gruppo di lavoro per l'aggiornamento e completamento dell’Elenco Prezzi

 

Ufficio Osservatorio e Preziario

coordinatore - ing. Mauro Gaddo

geom. Marco Sassudelli

Dipartimento Infrastrutture e Mobilità

geom. Mariagrazia Rinaldo

Servizio Opere Civili

geom. Paolo Mazzola

geom. Piergiorgio Pasquali

per. ind. Corrado Webber

Servizio Opere Stradali e Ferroviarie

per. ind. Michele Vicentini

Servizio Opere Ambientali

geom. Franco Zanetti

geom. Max Nicolussi Giacomaz

Soprintendenza per i Beni culturali

geom. Tiziano Vicentini

Servizio Agricoltura

Gioacchino Lo Medico

Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale

geom. Luca Pizzini

Servizio Bacini montani

geom. Giovanni Baldo

Servizio Geologico

ing. Lorenzo Santuliana

Servizio Foreste e fauna

geom. Carlo Anderle

Servizio Prevenzione rischi

ing. Luisa Fedrizzi

 

 

Presentato a:

Consorzio dei Comuni trentini

Associazione degli Artigiani della Provincia di Trento

Associazione Trentina dell’Edilizia (ANCE)

Associazione degli Industriali della Provincia di Trento (Confindustria)

Comitato interprofessionale

Sindacati CISL CGIL UIL FeNALT


 

PREMESSA

Ai fini della trasparenza e del coordinamento dell'attività tecnico-amministrativa nel settore dei lavori pubblici, la Giunta provinciale approva l’Elenco prezzi da applicarsi ai lavori pubblici di interesse provinciale, così come previsto dalla L.P. 10 settembre 1993 n. 26 che, con le modifiche introdotte dalla L.P. 2 agosto 2017 n. 9, viene pubblicato entro il 31 dicembre di ogni anno.

Considerando che, complice la crisi economica, i prezzi delle lavorazioni non avevano subito sostanziali modifiche, dopo il 2012 con D.P.G.P. 27 settembre 2013, n. 2011 e s.m.i. la pubblicazione è stata sospesa e riprende con l’edizione 2018 a distanza di più di cinque anni dall’ultima edizione.

In questo periodo, oltre al consueto aggiornamento di prezzi elementari e voci, si è iniziato un lungo processo di revisione e adeguamento di tutte le analisi, che ha interessato più dell’80% dell’intero preziario.

Si prevede che l’intero processo di adeguamento, unitamente alla revisione dei settori G – OPERE SETTORE AGRICOLO e J – OPERE GEOGNOSTICHE-GEOTECNICHE, al momento non aggiornati, si potrà concludere con la prossima edizione.

Come ormai noto, l’Elenco prezzi provinciale riporta voci e prezzi informativi da impiegare nella preventivazione esecutiva e nei relativi Capitolati Speciali d'Appalto di opere pubbliche realizzate nell'ambito del territorio provinciale e costituisce necessario parametro di riferimento sia nella fase di progettazione e di affidamento lavori sia nell’eventualità di definizione o di concordamento di nuovi prezzi.

Resta sempre compito del progettista:

-        valutare criticamente le singole voci da utilizzare ed il relativo prezzo;

-        provvedere, eventualmente, al loro adeguamento in base alla reale situazione di esecuzione dei lavori e all’andamento congiunturale del mercato;

-        individuare eventuali nuove voci in quanto non disponibili.

VEDI CRITERI DI UTILIZZO DEL LISTINO PAG. VII

Nella relazione tecnica prevista dallo specifico livello di progettazione dovranno essere riportate, in apposito paragrafo, le motivazioni degli eventuali scostamenti dall’Elenco prezzi provinciale

L’elenco prezzi provinciale permette un’elaborazione progettuale chiara, in quanto gli scostamenti dovranno essere sempre motivati, facilita e semplifica l'analisi in fase di offerta e consente il necessario rigore nell'azione di controllo e sorveglianza sia in fase di approvazione dello studio progettuale sia durante la realizzazione dell'opera.

Queste premesse hanno carattere generale e sono valide per l’Elenco prezzi provinciale nella sua interezza; le premesse per il singolo settore o capitolo introducono ulteriori precisazioni che prevalgono su quelle generali.

NOVITÀ DELL’EDIZIONE 2018

FORMATO CODICE

A causa del passaggio ad altro software di stesura dell'Elenco prezzi si è dovuto variare il codice con inserimento di una serie di 0 come specificato nella tabella

VECCHIO CODICE

NUOVO CODICE

A.N.N.N.N

A.0N.0N.000N.00N

A.N.NN.NN.NN

A.0N.NN.00NN.0NN

A.NN.N.NNN.NNN

A.NN.0N.0NNN.NNN

A.NN.NN.NNNN.NNN

A.NN.NN.NNNN.NNN

In sostanza per il primo campo nulla cambia, il secondo e il terzo campo sono sempre di due cifre con l'aggiunta di uno 0 davanti quando erano di un solo numero, il quarto campo è sempre di quattro cifre con l'aggiunta di uno o più 0 davanti fino ad arrivare a quattro numeri; il quarto campo è sempre di tre cifre con l'aggiunta di uno o più 0 davanti fino ad arrivare a tre numeri.

Se è rispettata la suddetta trasposizione si tratta di voci già presenti nel precedente Elenco prezzi, se al contrario non si trova la corrispondenza, si tratta di nuove voci.

INCIDENZA COSTI

Con la revisione delle analisi alla base dell'Elenco prezzi sono state verificate le incidenze delle varie categorie di costo e, dove l'analisi è stata riveduta e validata, queste vengono pubblicate a fianco del prezzo.

Le categorie di costo pubblicate sono:

-        costo della manodopera in cantiere

-        costo dei noli e dei macchinari in cantiere

-        costo dei materiali franco cantiere

La differenza tra la somma delle varie incidenze e il 100% è di norma rappresentata dalle spese generali e dall'utile di impresa; in alcuni casi (molto limitati) a queste si devono aggiungere ulteriori costi (ad esempio il costo delle indennità) che non vengono pubblicati per problemi di layout.

Si sottolinea che il costo della manodopera è esclusivamente quello di cantiere, mentre le lavorazioni eseguite a monte (in stabilimento, in officina, ecc.) sono ricomprese nel costo dei materiali franco cantiere; all'interno di quest'ultimo sono inoltre compresi i costi di trasporto.


 

 

CRITERI DI ELABORAZIONE

L’Elenco prezzi provinciale è organizzato in settori, capitoli e paragrafi che raccolgono le voci differenziate in tipi che riportano i requisiti, le caratteristiche tecniche e le modalità d'esecuzione dei manufatti delle opere che si intendono realizzare. I settori e capitoli analizzati sono:

A. MANODOPERA, NOLI E TRASPORTI

A.01. MANODOPERA

A.02. NOLI E TRASPORTI

A.04. ONERI E INDENNITÀ

A.05. SOVRAPPREZZI

B. OPERE EDILI

B.02. OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - DEMOLIZIONI E MOVIMENTO TERRA

B.04. OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA STRUTTURALE

B.06. OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA COMPLEMENTARE

B.08. OPERE DA IMPRENDITORE EDILE - EDILIZIA PREFABBRICATA

B.15. OPERE DA INTONACATORE E STUCCATORE

B.18. OPERE DA PAVIMENTISTA E CONTROSOFITTATORE

B.21. OPERE IN PIETRA NATURALE

B.24. OPERE DI IMPERMEABILIZZAZIONE ED ISOLAZIONE TERMOACUSTICA

B.27. OPERE DA CARPENTIERE IN LEGNO

B.30. OPERE DA LATTONIERE

B.33. OPERE DA PITTORE

B.36. OPERE DA FALEGNAME SERRAMENTISTA

B.39. OPERE DA FABBRO E SERRAMENTISTA

B.42. OPERE DA SERRAMENTISTA IN PVC

B.45. OPERE DA SERRAMENTISTA ANTINCENDIO

B.48. OPERE DA SERRAMENTISTA (ACCESSORISTICA)

B.51. OPERE DA VETRAIO

B.62. OPERE DA ELETTRICISTA

B.64. OPERE SPECIALI DA ELETTRICISTA

B.66. APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE

B.72. OPERE DA TERMOIDRAULICO

C. OPERE BENI CULTURALI

C.02. OPERE EDILI - DEMOLIZIONI RIMOZIONI E SGOMBERI

C.04. OPERE EDILI - CONSOLIDAMENTI E RESTAURI

C.15. OPERE EDILI SPECIALISTICHE - INTONACI

C.18. OPERE EDILI SPECIALISTICHE - PAVIMENTAZIONI

C.24. OPERE EDILI SPECIALISTICHE - RISANAMENTI

C.27. OPERE IN CARPENTERIA TRADIZIONALE IN LEGNO

D. OPERE STRADALI

D.05. MATERIALI A PIE’ D’OPERA

D.11. OPERE D’ARTE IN TERRA - ALL’APERTO

D.12. OPERE D’ARTE IN TERRA - IN GALLERIA

D.21. OPERE D’ARTE STRUTTURALI - ALL’APERTO

D.22. OPERE D’ARTE STRUTTURALI - IN GALLERIA

D.31. OPERE D’ARTE IDRAULICHE - ALL’APERTO

D.32. OPERE D’ARTE IDRAULICHE - IN GALLERIA

D.41. OPERE PROVVISIONALI E DI DIFESA – ALL’APERTO

D.42. OPERE PROVVISIONALI E DI DIFESA – IN GALLERIA

D.51. OPERE FUNZIONALI ED ACCESSORIE – ALL’APERTO

D.61. IMPIANTI – ALL’APERTO

E. OPERE IGIENICO-SANITARIE

E.01. FOGNATURE

E.03. ACQUEDOTTI

F. OPERE IDRAULICHE

F.02. OPERE E SISTEMAZIONI IDRAULICHE

G. OPERE SETTORE AGRICOLO

G.01. IMPIANTI IRRIGUI

H. OPERE FORESTALI

H.1. OPERE E INFRASTRUTTURE FORESTALI

J. OPERE GEOGNOSTICHE-GEOTECNICHE

J.02. POZZI PER ACQUA AD USO POTABILE, IRRIGUO ED INDUSTRIALE

J.05. OPERE GEOGNOSTICHE-GEOTECNICHE

L. OPERE DI VALORIZZAZIONE AMBIENTALE

L.01. MATERIALI PER ARREDO URBANO

L.04. MATERIALI PER OPERE IN VERDE

L.06. MATERIALI VARI DI RIPRISTINO AMBIENTALE

L.07. OPERE SPECIALISTICHE DI RIPRISTINO AMBIENTALE

M. OPERE DI PREVENZIONE RISCHI

M.05. OPERE DI PROTEZIONE ATTIVA E PASSIVA

M.10. OPERE FERMANEVE

N. CASA IN LEGNO

N.02. ELEMENTI COSTRUTTIVI VERTICALI - STRUTTURALI

N.03. ELEMENTI COSTRUTTIVI VERTICALI - non STRUTTURALI

N.04. ELEMENTI COSTRUTTIVI ORIZZONTALI - STRUTTURALI

N.05. ELEMENTI COSTRUTTIVI ORIZZONTALI - non STRUTTURALI

N.06. COLLEGAMENTI

N.07. ISOLAMENTO

N.08. IMPIANTISTICA

S. COSTI DELLA SICUREZZA

S.10. DELIMITAZIONI AREA CANTIERE

S.15. INFRASTRUTTURE LINEARI AREA CANTIERE

S.20. INFRASTRUTTURE PUNTUALI AREA CANTIERE

S.25. PONTEGGI

S.30. APPRESTAMENTI PROVVISIONALI

S.35. MEZZI E SERVIZI PROTEZIONE INDIVIDUALI

S.40. MEZZI E SERVIZI PROTEZIONE COLLETTIVI

S.50. IMPIANTI ELETTRICI AREA CANTIERE

I prezzi sono stati messi a punto per la maggior parte in base ad analisi prezzi ovvero desunti da una serie di opere recentemente realizzate per conto dell'Amministrazione Provinciale o dal confronto con gli operatori del settore e/o con preziari di varia natura.

I prezzi tengono conto dei costi netti, delle spese generali e dell'utile dell'Impresa e delle normative vigenti.

L’aliquota per le spese generali è stata fissata nel 12% per le voci dei settori da “A” a “N” e del 15% per il settore “S”; l’aliquota relativa all’utile di impresa è stata fissata nel 10% per le voci dei settori da “A” a “N”.

Per il Settore “S. Costi della Sicurezza”, in considerazione del fatto che le voci di questo settore non sono soggette a ribasso e si configurano come spesa che la pubblica amministrazione riconosce all’impresa, partecipando significativamente alle azioni necessarie a garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri, si sono riconosciute le sole spese generali con un’aliquota del 15% (intendendo con questo che l’aliquota utilizzata per valutare l’utile di impresa è stata fissata nello 0%).


 

CRITERI DI UTILIZZO DEL LISTINO

RESPONSABILITÀ DEL PROGETTISTA

L’Elenco prezzi provinciale è stato realizzato prendendo in considerazione situazioni di lavoro da considerarsi di tipo “medio” sia per quanto riguarda la dimensione dell’intervento sia per quanto riguarda la collocazione del cantiere.

Nella elaborazione del progetto, il professionista deve effettuare le scelte delle lavorazioni e delle metodologie di esecuzione dei lavori in base allo specifico cantiere che si dovrà realizzare.

La responsabilità del progetto, delle scelte per la realizzazione delle opere e dei prezzi utilizzati resta a totale carico del progettista.

Nel caso di forniture ed opere di particolare difficoltà e/o in zone disagiate il progettista dovrà adeguare i singoli prezzi sulla base di analisi prezzi riferite alla specifica opera da realizzare.

Rientrano in questa casistica, ad esempio, le opere od i lavori che abbiano le seguenti caratteristiche:

-        particolare difficoltà di accesso al cantiere;

-        quota del cantiere superiore a m 1.200 s.l.m.;

-        particolare difficoltà nell'approvvigionamento del materiale a piè d'opera;

-        tipologia particolare della struttura e/o della lavorazione;

-        esecuzione dei lavori in presenza di particolari difficoltà;

-        ridotta dimensione dell'intervento;

-        approvvigionamenti in tempi ristretti in conseguenza di particolari eventi eccezionali (calamità naturali, ecc.).

-        esecuzione delle lavorazioni in notturno e/o festivo

Il progettista, nell’ambito della relazione tecnica prevista dallo specifico livello di progettazione, dovrà riepilogare, in apposito paragrafo e al corretto dettaglio, le motivazioni degli eventuali scostamenti adottati.

SOVRAPPREZZO AI LAVORI

Per quanto sopraesposto, il progettista potrà eventualmente applicare motivati sovrapprezzi per compensare tipologie e criticità che condizionano l’esecuzione a “regola d’arte” dell’opera in corso di progettazione.

A tal proposito, nel presente elenco prezzi provinciale, nel capitolo denominato A.05 Sovrapprezzi, sono indicati i principali, che potranno essere utilizzati per la formulazione di computi metrici estimativi, nuove voci, nuovi prezzi ecc.

L’applicazione del sovrapprezzo dovrà comunque essere fatta tenendo presente che in alcuni casi la straordinarietà è già prevista dalla stessa natura dell’opera da realizzare: ad esempio ai prezzi del M.10 "Opere fermaneve" non vanno applicati i sovrapprezzi per lavorazioni in quota.

COSTI DELLA SICUREZZA

Per la stima dei costi della sicurezza, (da prevedere comunque anche quando non previsto il PSC - Piano di sicurezza e coordinamento), si utilizzeranno, per quanto possibile, le voci del settore “S. COSTI DELLA SICUREZZA” ed andranno evidenziate in un computo metrico estimativo specifico; nel caso si debbano utilizzare voci presenti nei settori diversi da questo, si dovrà procedere ad un ricalcolo della stima del prezzo togliendo al prezzo della singola voce utilizzata il 10% di utile e successivamente il 12% di spese generali ed aggiungendo, poi, le spese generali computate al 15% (tale operazione si traduce nell’applicazione del coefficiente unico pari a 0,933442). I costi stimati in questo modo non sono ribassabili e saranno riconosciuti per le quantità eseguite salvo diverse indicazioni riportate nel capitolato speciale d’appalto.

L’utilizzo di voci del settore “S - Sicurezza” per la stima dei costi di lavorazioni non finalizzate specificatamente alla sicurezza richiede di procedere al ricalcolo della relativa stima togliendo il 15% di spese generali ed aggiungendo poi il 12% di spese generali ed il 10% di utile d’impresa per un coefficiente complessivo di 1,0713; queste lavorazioni saranno poste a ribasso.

SUBAPPALTO

In considerazione dei criteri di elaborazione dell’Elenco prezzi provinciale, nella formulazione dei prezzi relativi a lavorazioni specialistiche presumibilmente affidabili in subappalto in relazione alla tipologia dei lavori oggetto dell'appalto principale, il progettista, a seguito di adeguata valutazione degli oneri derivanti dal subappalto, dovrà operare, motivatamente, delle maggiorazioni in misura non superiore al 20%.

A tale proposito si sottolinea che ogni capitolo e/o paragrafo dell’Elenco prezzi è riferito a forniture, opere e lavorazioni eseguite direttamente dalla ditta specializzata e comprensive delle spese generali e dell’utile della stessa e non comprende gli oneri per l’affidamento e la gestione del subappalto in carico alla ditta principale; nel contempo l’esecuzione in subappalto può sollevare l’impresa specializzata da alcuni oneri altrimenti a suo carico (ad esempio allestimento e gestione del cantiere).

UTILIZZO DELLE VOCI E NUOVE VOCI DI PREZZO

Le voci comprese nell’Elenco prezzi provinciale definiscono le caratteristiche, le metodologie, le prestazioni e la qualità dell'intervento da eseguire. Si raccomanda di dare un'attenta lettura alle voci inserite nell'elaborato in quanto i materiali e le modalità esecutive sono determinanti per la definizione del prezzo.

La modifica o l’integrazione della voce da parte del progettista comporta l'individuazione di una nuova voce per la quale si dovranno fornire le opportune motivazioni, predisporre una adeguata descrizione delle lavorazioni previste e redigere una nuova dettagliata analisi; le motivazioni ed i riferimenti utilizzati dovranno essere riportati in uno apposito paragrafo della sopracitata relazione tecnica prevista dallo specifico livello di progettazione.

Nel caso di nuove voci non si dovrà fare alcun riferimento al codice che identificava l’eventuale voce di partenza all'interno dell'Elenco prezzi provinciale in modo da evitare false interpretazioni.

Gli adempimenti sopra previsti devono essere applicati anche nella formulazione di nuove voci e/o nuovi prezzi relativi ai costi per la sicurezza.

Per il solo settore “N Casa in legno” si specifica che le nuove lavorazioni previste e le relative analisi dovranno adottare gli standard ARCA (ARchitettura Comfort Ambiente) o altri equivalenti.

ASSISTENZE MURARIE

Le assistenze murarie fornite dall'imprenditore edile alle opere specialistiche potranno essere calcolate "a corpo" secondo le percentuali riportate nell'allegato prospetto A.

NORME DI MISURAZIONE

Per quanto attiene i metodi di misurazione, ove non precisati nelle singole voci, si dovrà fare riferimento ai Capitolati Speciali d'Appalto in uso presso la Provincia autonoma di Trento per ogni settore di intervento.

ONERI DI CONFERIMENTO E ONERI DI SMALTIMENTO

Le Amministrazioni, i progettisti e la Direzione Lavori rendano noto che laddove nei prezzi si trova la dicitura “oneri di discarica” essa va intesa come “oneri di smaltimento” secondo le normative vigenti.

ONERI DI CONFERIMENTO AD IMPIANTO DI RECUPERO

In considerazione della pluralità di situazioni riscontrabili nei diversi cantieri e della loro localizzazione, il Progettista e/o il Direttore dei Lavori, dovrà porre la massima attenzione nell’individuare i rifiuti da demolizione recuperabili e valutare, all’interno del progetto, sia le procedure che la destinazione di conferimento più idonee al loro recupero.

ONERI DI CONFERIMENTO IN IMPIANTO DI SMALTIMENTO

In considerazione della pluralità di situazioni riscontrabili nei diversi cantieri e della localizzazione, il Progettista e/o il Direttore dei Lavori dovrà porre la massima attenzione nell’individuare i rifiuti da demolizione non recuperabili e valutare, all’interno del progetto, sia le procedure che la destinazione di conferimento più idonee al loro smaltimento.

GESTIONE DEI RIFIUTI PROVENIENTI DALLE ATTIVITÀ DI SCAVO E DEMOLIZIONE

Ai sensi dell’art. 36 comma 3 del D.M. 145/2000, gli oneri indicati nel capitolo A.04 “ONERI E INDENNITÀ” tengono conto della deduzione del valore medio convenzionale di cessione del materiale all’impresa.

ATTIVITÀ DI DEMOLIZIONE

L’obiettivo principale nella gestione dei rifiuti prodotti è il raggiungimento del loro più elevato grado di separazione e differenziazione per consentire il massimo recupero come materia prima seconda e ridurne i quantitativi da smaltire in discarica.

Fermo restando quanto stabilito dall’art. 36 del D.M. 145/2000, al fine di aumentare la possibilità di recupero dei materiali è necessario che in fase progettuale si valuti e si espliciti con la maggior precisione possibile con specifico “Progetto della decostruzione”, la possibilità di effettuare una demolizione selettiva per separare materiali riutilizzabili tal quali in situ e le varie tipologie di rifiuti che si andranno a produrre; questo poi dovrà essere responsabilmente confermato della direzione dei lavori in fase esecutiva.

Normalmente, nelle attività di demolizione i rifiuti prodotti possono essere raggruppati nelle due seguenti tipologie:

-        rifiuti recuperabili destinati ad impianto di recupero;

-        rifiuti non recuperabili destinati ad impianti di smaltimento.

ATTIVITÀ DI SCAVO

Le terre e rocce provenienti dagli scavi possono essere classificate:

-        sottoprodotto;

-        rifiuto.

Il sottoprodotto, nel rispetto della normativa vigente in materia ambientale, è da intendersi come un materiale che possiede i requisiti tecnici e prestazionali che ne consentono il riutilizzo tal quale per la costruzione di un altro manufatto/opera edile ed il riutilizzo per la produzione di aggregati lavorati in sostituzione all’inerte naturale proveniente da cava.

In tutti gli altri casi il materiale è da classificarsi come rifiuto (CER 17 05 04) e destinato alle tipologie di trattamento e recupero previste dalle norme.

Il rifiuto costituito da terre e rocce da scavo deve essere opportunamente caratterizzato chimicamente prima di essere allontanato dal cantiere per poter definirne la destinazione e la tipologia di impianto adeguato a ritirare il rifiuto stesso.

FASE PROGETTUALE (attività di demolizioni e/o scavo)

Il Progetto dell’opera dovrà prevedere la caratterizzazione/classificazione dei rifiuti prodotti suddivisi per tipologia, la destinazione finale dei rifiuti (recupero, smaltimento o cessione all’impresa), i relativi oneri di smaltimento e gli eventuali costi del trasporto ad una distanza eccedente i 10 km dal cantiere e quanto altro necessario.

Nella fase di indagine conoscitiva (stakeholders), il Progettista dovrà indagare anche sulla natura dei materiali costituenti le strutture edili o i corpi stradali e sulla natura dei terreni da scavare e movimentare.

Inoltre, il Progettista deve valutare attentamente le strutture da demolire in base alle tecnologie costruttive, alla natura dei materiali ed all’eventuale presenza di rifiuti pericolosi al fine di procedere con una corretta gestione dei rifiuti prodotti.

Per quanto possibile e sulla base delle tecnologie disponibili, è auspicabile che siano riutilizzati nell’opera i rifiuti prodotti nell’attività di demolizione ed i materiali provenienti dagli scavi, fatto salvo che le lavorazioni siano autorizzate e producano una materia prima secondaria avente i requisiti tecnico/ambientali conformi a quanto richiesto dalle norme vigenti.

Il Progettista deve valutare ed indicare le quantità e tipologie di materiali eventualmente riutilizzabili tal quali in situ derivanti da demolizione selettiva, che dovranno poi essere verificati in fase esecutiva dal Direttore dei Lavori.

FASE ESECUTIVA (attività di demolizioni e/o scavo)

Il Direttore dei Lavori accerta la natura e le caratteristiche tecniche dei materiali derivanti dalle attività di demolizione e di scavo.

Il Direttore dei Lavori accerta la natura, le caratteristiche tecniche e le quantità dei materiali eventualmente riutilizzabili tal quali in situ derivanti da demolizione selettiva previsti in progetto.

Le quantità dei rifiuti provenienti da destinare a discarica e/o impianto di trattamento e recupero, dovranno essere debitamente documentate dall’Appaltatore/Produttore del rifiuto allegando alla contabilità i documenti che attestano il regolare conferimento presso impianto autorizzato.

Il Direttore dei Lavori deve presidiare alle attività di demolizione e/o scavo affinché la demolizione ed il movimento dei materiali avvenga in modo tale da consentire il massimo della selezione dei rifiuti e quindi la conseguente riduzione dei costi di gestione del rifiuto stesso.

Il Direttore dei Lavori deve verificare la corretta attribuzione del codice CER assegnato alle varie tipologie di rifiuti prodotti ed accertare il contenuto di impurità nel rifiuto destinato al recupero.

IDONEITÀ ALL’UTILIZZO DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE

Dal primo luglio 2013 è in vigore il Regolamento Prodotti da Costruzioni n. 305/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio che abroga la Direttiva 89/106/CEE del Consiglio, applicabile ai nuovi prodotti da costruzione immessi sul mercato e impiegati nelle opere, comprese quelle pubbliche.

Le Amministrazioni, i progettisti e la Direzione Lavori considerino e rendano noto che per i prodotti da costruzione che ricadono nell’ambito di applicazione del nuovo regolamento prevalgono le indicazioni del regolamento stesso rispetto a quelle indicate dall’elenco prezzi.

TUTELA AMBIENTALE

Gli acquisti verdi della Pubblica Amministrazione (GPP) sono obbligatori in base all’art. 34 del Dlgs 50/2016 “Codice degli appalti”, che prevedono l’adozione dei “Criteri Ambientali Minimi” o “CAM” contenuti nei documenti approvati, o che verranno approvati in seguito, con Decreto Ministeriale, per ogni categoria di prodotto o servizio.

In particolare l’obbligo per le stazioni appaltanti è quello di inserire nei bandi di gara almeno le specifiche tecniche e le clausole contrattuali contenute nei documenti di CAM.

In ogni caso, al fine di preservare il più possibile le fonti non rinnovabili presenti sul territorio, si dovrà rispettare il DM 8 maggio 2003, n. 203 e s.m.i. “Norme affinché gli uffici pubblici e le società a prevalente capitale pubblico coprano il fabbisogno annuale di manufatti e beni con una quota di prodotti ottenuti da materiale riciclato” così come recepito dalla D.P.G.P. del 20 gennaio 2012 n. 41 che prevede l'utilizzo di materiale ottenuto mediante il trattamento dei rifiuti provenienti dalle attività di costruzione e demolizione e dalle attività industriali per una misura non inferiore al 50% del fabbisogno complessivo di materiali.

I materiali riciclati dovranno essere prodotti in impianti regolarmente autorizzati secondo la normativa vigente in materia di gestione dei rifiuti e dovranno rispondere ai requisiti tecnici e prestazionali previsti dalle specifiche Norme Tecniche di settore.

In considerazione della necessità di contenere il consumo energetico sia in fase di costruzione sia in fase di gestione degli edifici, si raccomanda di procedere alla progettazione e realizzazione di edifici “sostenibili”, ossia a basso impatto ambientale (basso consumo di energia, minori costi di produzione, gestione, mantenimento e recupero finale).

Le maggiori spese sostenute per l’investimento in attrezzature a basso consumo energetico ed alta efficienza, per l’efficienza delle lavorazioni, per le soluzioni tecniche adottate e per la certificazione richiesta (qualora migliorativa rispetto ai minimi di legge), potranno essere oggetto di specifiche analisi di costo in sede di valutazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa.

VALUTAZIONE DEL PROGETTO

L’azione di controllo, applicata con il doveroso rigore, dovrà valutare le scelte effettuate dal progettista tenendo come riferimento l’Elenco prezzi provinciale, ma adattandolo alla specifica situazione del cantiere che si andrà a realizzare. Gli scostamenti dall’Elenco prezzi e le precisazioni che il progettista avrà fornito nell’ambito della relazione tecnica prevista dal progetto esecutivo, dovranno essere valutati con professionalità ed oggettività.

SUPPORTO INFORMATICO

L'ELENCO PREZZI PROVINCIALE 2018 è disponibile in INTERNET all’indirizzo http://www.osservatoriolavoripubblici.provincia.tn.it/


 

 

COEFFICIENTE MEDIO DI RIVALUTAZIONE

ANNO

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

2018

 

2005

2,41

7,64

9,00

 

10,19

11,55

13,04

14,83

 

10,80

 

2006

 

5,11

6,43

7,59

8,93

10,38

12,13

8,20

 

2007

 

 

1,26

2,36

3,63

5,01

6,68

2,94

 

2008

 

 

 

1,09

2,34

3,70

5,35

1,65

 

2009

 

 

 

 

1,24

2,59

4,22

0,56

 

2010

 

 

 

 

 

1,33

2,94

-0,67

 

2011

 

 

 

 

 

 

1,59

-1,98

 

2012

 

 

 

 

 

 

 

-3.51

4,49*

* coefficiente da applicare ai progetti assoggettati al ribasso dell'8% ai sensi della L.P. 30 dicembre 2014, n. 14, Art. 43 “Contenimento del costo dei lavori pubblici” e s.m.i.


 

PROSPETTO A

PERCENTUALE INDICATIVA DELLE ASSISTENZE MURARIE NELLE OPERE EDILI

 

 

% ASSISTENZE(a)

 

1

2

3

4

IMPIANTI ELETTRICI(b)

16-18

13-15

26-30

8-10

IMPIANTI MECCANICI(c)

12-15

8-10

15-20

4-6

SERRAMENTISTICA(d)

4-8

 

1        fabbricati residenziali di nuova costruzione;

2        fabbricati pubblici, non residenziali, di nuova costruzione;

3        fabbricati residenziali e pubblici ristrutturati;

4        fabbricati industriali ed assimilabili.

(a)            l'utilizzo dello specifico valore percentuale dovrà derivare dalle scelte progettuali adottate (es: canali tecnologici piuttosto che tracce nei muri)

(b)            esclusi i corpi illuminanti, gruppi elettrogeni, quadri rifasamento, blindo sbarre, cabine di trasformazione, schermi elettronici, amplificatori, attrezzature teatrali, centrali elettroniche al servizio di impianti telefonici, antincendio, antifurto, ecc.;

(c)            esclusi generatori di calore, elettropompe, unità trattamento aria, coibentazioni, torri evaporative, sistemi di regolazione, valvolame, ecc.;

(d)            da applicare sulla base delle lavorazioni previste e se nelle relative analisi non sono già previste lavorazioni a carico della ditta edile.


 

SISTEMA INTERNAZIONALE

RIEPILOGO GRANDEZZE FONDAMENTALI, DERIVATE E RELATIVE UNITÀ

Unità base

NOME

DESCRIZIONE DELLE GRANDEZZE

SIMBOLO

metro

lunghezza

m

chilogrammo

massa

kg

secondo

tempo

s

ampere

corrente elettrica

A

kelvin

temperatura termodinamica

K

mole

quantità di materia

mol

candela

intensità luminosa

cd

 


Unità derivate

NOME

DESCRIZIONE DELLE GRANDEZZE

SIMBOLO

radiante

Misura di angoli piani

rad

hertz

Frequenza

Hz

newton

Forza

N

pascal

Pressione

Pa

joule

Forza

J

watt

Potenza

W

coulomb

Carica elettrica

C

volt

Differenza di potenziale elettrico

V

farad

Capacità elettrica

F

ohm

Resistenza elettrica

siemens

Conduttanza elettrica

S

weber

Flusso magnetico

Wb

tesla

Densità di flusso magnetica

T

henry

Induttanza

H

grado Celsius

Temperatura Celsius

°C

lumen

Flusso luminoso

ln

lux

Luminanza

lx

 


Principali prefissi del SI

Nome

Prefisso

Simbolo

tera

1012

T

giga

109

G

mega

106

M

kilo

103

k

hecto

102

h

deca

10

da

deci

10-1

d

centi

10-2

c

milli

10-3

m

micro

10-6

m

nano

10-9

n

pico

10-12

p

Unità non SI ammesse

Nome

Simbolo

minuto

min

ora

h

giorno

d

grado sessagesimale

°

minuto di angolo

secondo di angolo

‘’

litro

l, L

tonnellata

t

Bar

bar


RIEPILOGO ALTRE GRANDEZZE E RELATIVE UNITÀ

 

NOME E DESCRIZIONE DELLE GRANDEZZE

SIMBOLO

Metro quadrato

m2

Metro cubo

m3

Cento pezzi

100 pz.

Cadauno

cad.

Diametro nominale

DN

Pressione nominale

PN

Pollice (inch)

"

Identificativo grado di protezione

Ipxx

Resistenza alla diffusione del vapore

m

Livello di potenza sonora

DB

 

 


 

 

 

 


Estratto NORMA UNI 11531-1 DEL 2014

 

 

 

Classificazione delle terre

 

 

UNI 11531-1: 2014

Classificazione generale

Terre ghiaio-sabbioso

Frazione passante al setaccio

0,063 mm < 35%

Terre limo-argillose

Frazione passante al setaccio

0,063 mm > 35%

Torbe e terre organiche palustri

Gruppo

A1

A3

A2

A4

A5

A6

A7

A8

Sottogruppo

A1-a

A1-b

 

A2-4

A2-5

A2-6

A2-7

 

 

 

A7-5

A7-6

 

Frazione passante al setaccio

2 mm

0.4 mm

0.063 mm

 

 

<50

<30

<15

 

 

-

<50

<25

 

 

-

>50

<10

 

 

 

-

<35

 

 

 

-

<35

 

 

 

-

<35

 

 

 

-

<35

 

 

 

-

>35

 

 

 

-

>35

 

 

 

-

>35

 

 

 

-

>35

 

 

 

-

>35

 

Caratteristiche della frazione passante al setaccio 0,4 mm

LL (Limite liquido)

IP (Indice di plasticità)

 

 

 

 

<6

 

 

 

 

<8

 

 

 

 

N.P.

 

 

 

<40

<10

 

 

 

>40

<10

 

 

 

<40

>10

 

 

 

>40

>10

 

 

 

<40

<10

 

 

 

>40

<10

 

 

 

<40

>10

 

 

 

>40

>10

IP < LL-33

 

 

 

>40

>10

IP > LL-33

 

Indice di gruppo

0

0

0

<4

<8

<12

<16

<20

 

Tipi usuali dei materiali caratteristici costituenti il gruppo

Ghiaia o breccia, ghiaia o breccia sabbiosa, sabbia grossa, pomice, scorie vulcaniche, pozzolane

Sabbia fina

Ghiaia o sabbia limosa o argillosa

Limi poco compressibili

Limi molto compressibili

Argille poco compressibili

Argille molto compressibili e mediamente plastiche

Argille molto compressibili e molto plastiche

Torbe di recente o remota formazione, detriti organici

Qualità portanti quale terreno di sottofondo in assenza di gelo

Da eccellente a buono

Da mediocre a scadente

Da scartare

Azione del gelo sulle qualità portanti

Nessuna o lieve

Media

Molto elevata

Media

Elevata

Media

 

Ritiro e rigonfiamento

Nullo

Nullo o lieve

Lieve o medio

Elevato

Elevato

Molto elevato

 

Permeabilità

Elevata

Media o scarsa

Scarsa o nulla

 

 

N.P.         = non plastico;

                = Non necessario per la classificazione

 

 

 

 


 

 

PREMESSE AL SETTORE OPERE EDILI

Sono qui riportate alcune indicazioni a supporto del Progettista, per la stesura di progetti esecutivi.

B.36. OPERE DA FALEGNAME E SERRAMENTISTA

B.36.05. FINESTRE E PORTE FINESTRE

Nei prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti esterni/interni di finestre e portefinestre, si intendono compresi e compensati gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani, le spese generali e l'utile d'impresa.

Nell’Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di serramento, preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”, dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono quelle della luce architettonica.

Dato che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento, nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso, mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa tipologia).

 

 

 

Esempio:

Finestra a due ante con sopraluce fisso delle dimensioni di 1.00x1.70 (1.20+0.50)

 

- telaio fisso                  5.40 m  (perimetro reale)

- traverso fisso               1.00 m  (lunghezza reale)

- finestra a due ante       5.00 m  (minimo di misurazione)

                                                               (perimetro reale 4.40 m)

 

Il metodo di calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v.alluminio - pvc) si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le finestre e le portefinestre a due ante si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni tipologia è previsto un minimo di misurazione.

 

B.39. OPERE DA FABBRO E SERRAMENTISTA

B.39.41. FINESTRE E PORTE FINESTRE IN ALLUMINIO

Nei prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti esterni/interni di finestre e portefinestre, si intendono compresi e compensati gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani, le spese generali e l'utile d'impresa.

In Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di serramento, preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”, dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono quelle della luce architettonica.

Dato che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento, nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso, mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa tipologia).

 

 

Esempio 1:

Finestra ad un battente ad anta e ribalta in alluminio verniciato a TT 1.0 – dimensioni 1.00x1.20

 

B.39.41.0021 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 1.0

 

- 015     controtelaio                               4.40 x 26.93

                (perimetro reale)

- 020     telaio fisso                                4.40 x 67.22

                (perimetro reale)

- 040     finestra a un’anta (anta ribalta)   4.40 x 90.69

                (perimetro reale)

118.49

 

295.77

 

399.04

 

            TOTALE

 

813.30

 

Il metodo di calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v.legno - pvc) si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le finestre e le portefinestre a due ante si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni tipologia è previsto un minimo di misurazione.

Nel caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le eventuali parti mobili (perimetri parziali).

Le tipologie di finitura mediante verniciatura ed elettrocolorazione hanno lo stesso prezzo; per gli anodizzati naturali si potrà applicare una riduzione del 2% sul prezzo finale.

            

 

 

Esempio 2:

Porta finestra ad un battente ad anta semplice (dim 0.90x2.20), elemento fisso (0.90x1.20) e finestra a due battenti ad anta ed anta ribalta (1.80x1.20) in alluminio verniciato TT 2.1

NB. Per serramenti non riconducibili ad un unico rettangolo (bandiera) nel computo del telaio fisso si dovrà considerare il serramento diviso in due parti distinte.

 

B.39.41.0016 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 2.1

 

- 015     controtelaio

- 020     telaio fisso            portafinestra

                                   bandiera

- 025     traverso/montante

                (tra fisso e finestra)

- 055     portefinestre un’anta semplice

- 025     traverso/montante

                (nell’anta della portafinestra)

- 050     finestre a due ante

                (anta + anta ribalta)

- perimetro esterno

- perimetro

- perimetro

- lunghezza

 

- perimetro esterno

- min. misurazione

 

- perimetro esterno

11.60 x   26.93

6.20 x   61.18

7.80 x   61.18

1.20 x   63.56

 

6.20 x   68.20

1.00 x   63.56

 

6.00 x 120.73

312.39

379.32

477.20

76.27

 

422.84

63.56

 

724.38

 

            TOTALE

 

2455.96

 

B.39.46. PORTE E VETRATE IN ALLUMINIO

Nei prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a serramenti esterni/interni di porte e vetrate, si intendono compresi e compensati gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani, le spese generali e l'utile d'impresa.

In Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipologia di serramento, preventivamente individuata nell’elaborato “abaco serramenti”, dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento sono quelle della luce architettonica.

Dato che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento, nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso, mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa tipologia).

Il metodo di calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v.legno - pvc) si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le porte a due ante si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni tipologia è previsto un minimo di misurazione.

 

Esempio

Porta ad un battente ad un’anta delle dimensioni di 0.90x2.20, tamponata con doghe, con fisso laterale vetrato delle dimensioni di 0.30x2.20 in alluminio verniciato a TT 2.1

 

B.39.46.0021 – PORTE E VETRATE IN ALLUMINIO A TT 2.1

 

- 015     controtelaio

                (perimetro esterno su tre lati)

- 020     telaio fisso (perimetro)

- 025     traverso/montante (lunghezza)

- 050     porte ad un’anta (perimetro)

- 040     sovrappr. zoccolo (lunghezza)

- 215     doghe estruse a TT (superficie)

5.60 x   26.93

 

5.90 x   61.55

2.20 x   63.56

6.20 x 170.53

1.20 x   44.25

1.98 x 193.08

150.81

 

363.14

139.83

1057.29

53.10

382.30

 

            TOTALE

 

 

2146.47

 

Nel caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le eventuali parti mobili (perimetri parziali).

Le tipologie di finitura mediante verniciatura ed elettrocolorazione hanno lo stesso prezzo; per gli anodizzati naturali si potrà applicare una riduzione del 2% sul prezzo finale.


B.39.65. FACCIATE CONTINUE IN ALLUMINIO

Nei prezzi dei lavori compiuti riportati nel paragrafo, relativi a facciate continue in alluminio a montanti e traversi, si intendono compresi e compensati gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani, le spese generali e l'utile d'impresa.

Nel prezzo si intendono inoltre compresi e compensati gli oneri per la posa in opera, i collegamenti tra la facciata ed il contesto edile, staffe di fissaggio inferiori, superiori e fronte solaio, e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte.

Il sistema dovrà essere idoneo per la realizzazione di facciate continue verticali e inclinate (verso l’interno e l’esterno), coperture inclinate, tunnel, costruzioni poligonali, bow window, piramidi e verande.

Il progettista, nel determinare le dimensioni dei componenti, oltre alle caratteristiche ambientali, (altezza dal suolo, esposizione alla pioggia, velocità dei venti nella zona) e alle dimensioni e momento d'inerzia dei profilati, dovrà considerare e valutare anche i dati tecnici degli accessori e le caratteristiche applicative, nel rispetto delle “Raccomandazioni UNCSAAL” elaborate sulla base delle normative UNI, UNI-EN e UNI-CNR esistenti in merito.

In Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipo di facciata, preventivamente individuato in apposito elaborato (abaco serramenti), dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nel paragrafo; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento dovranno essere quelle della luce architettonica.

Il metodo di calcolo si basa sullo sviluppo lineare e sul numero di elementi verticali (montanti) ed orizzontali (traversi) previsti in progetto.

Montanti e traversi dovranno essere scelti in base alle necessità statiche individuate dal progettista tramite apposito calcolo statico.

Le parti apribili dovranno essere quotate come serramenti in alluminio (vedi B.39.41/46) escludendo dal calcolo il solo controtelaio perimetrale, senza sovrapprezzi per le facciate con pressori, con un sovrapprezzo del 25% per le facciate con silicone strutturale; nei prezzi sono già considerati i maggiori oneri per il montaggio dei vetri.

Dato che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intera facciata, nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è preferibile includere vetro e pannellature cieche in un unico prezzo della facciata continua, mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per ogni tipo (facciate uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa tipologia).

 

 

Esempio 1

Facciata continua in alluminio a montanti e traversi con pressore delle dimensioni di 3.60x6.00, suddivisa in 18 parti uguali 1.20x1.00, due delle quali apribili ad anta-ribalta, come da schema.

B.39.65.0010

FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E TRAVERSI CON PRESSORE

 

035 - montante con profondità di 105mm

4 x 6.00

24.00 x 177.68

4'264,32

135 - traverso con profondità di 110mm

7 x 3 x 1.20

25.20 x 149.97

3'779.24

220 - chiusura intermedia a solaio

 

3.00 x   54.33

162.99

B.39.41.0016 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 2.1

020 - telaio fisso

2x2x(1.20+1.00)

8.80 x   61.18

538.38

040 - finestra a un’anta (anta ribalta)

2x2x(1.20+1.00)

8.80 x   82.51

726.09

 

TOTALE

 

 

 

9'471.02

 

 

Esempio 2

Facciata continua in alluminio a montanti e traversi con sigillante strutturale delle dimensioni di 4.80x3.00, suddivisa in 12 parti uguali 1.20x1.00, due delle quali apribili ad anta ribalta, come da schema.

 

B.39.65.0020

FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E TRAVERSI CON SIGILLATURA STRUTTURALE

 

030 - montante con profondità di 85mm

5 x 3.00

15.00 x 192.81

2'892.15

130 - traverso con profondità di 90mm

4 x 4 x 1.20

19.20 x 157.12

3'016.70

B.39.41.0016 – SERRAMENTI IN ALLUMINIO A TT 2.1

020 - telaio fisso

2x2x(1.20+1.00)

8.80 x   61.18

538.38

040 - finestra a un’anta (anta ribalta)

2x2x(1.20+1.00)

8.80 x   82.51

726.09

B.39.65.0020 - FACCIATE CONTINUE IN AL A MONTANTI E TRAVERSI …

 

325 - aumento per parti apribili con sigillante strutturale 25% su (538.47 + 726.09)

316.12

 

                                   TOTALE

 

7'489.44

 

B.42. OPERE DA SERRAMENTISTA IN PVC

B.42.05. SERRAMENTI IN PVC

B.42.10. PORTE E VETRATE IN PVC

Nei prezzi dei lavori compiuti elencati nei paragrafi, relativi a serramenti esterni/interni di finestre, portefinestre, porte e vetrate, si intendono compresi e compensati gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani, le spese generali e l'utile d'impresa.

In Elenco Prezzi Unitari e nel Computo Metrico Estimativo, ogni tipo di serramento, preventivamente individuato in apposito elaborato (abaco serramenti), dovrà avere un proprio prezzo cadauno, calcolato sulla base dei PREZZI ELEMENTARI esposti nei paragrafi; in fase esecutiva detti prezzi rimarranno validi fino a variazioni delle dimensioni lineari (lunghezza+altezza) comprese in ± 5% rispetto alle dimensioni indicate nell'abaco; le misure di riferimento dovranno essere quelle della luce architettonica.

Il metodo di calcolo è lo stesso delle altre tipologie di serramento (v. legno - alluminio) si dovrà inserire sempre il telaio esterno fisso (perimetro esterno) e quindi l'eventuale parte mobile (perimetro esterno); per le porte a due ante si misurerà unicamente il perimetro esterno; per ogni tipologia è previsto un minimo di misurazione.

Dato che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento, nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso, mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per ogni tipo (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa tipologia).

Nel caso di serramenti complessi, composti da più tipologie, oltre al telaio fisso dovranno essere introdotti traversi o montanti fissi (lunghezza) e quindi le eventuali parti mobili (perimetri parziali).

 

B.51. OPERE DA VETRAIO

B.51.05. VETRI SEMPLICI

B.51.10. VETROCAMERA

Nei prezzi dei lavori compiuti relativi a vetri semplici e al vetrocamera, elencati nei rispettivi paragrafi, si intendono compresi e compensati gli oneri relativi ai trasporti, al carico, allo scarico, i sollevamenti ai piani, le spese generali e l'utile d'impresa.

Nelle voci del capitolo sono state inserite due tipologie di posa:

-          posa in opera del vetro nel serramento eseguita in cantiere;

-          posa in opera del vetro nel serramento eseguita in azienda (normalmente non utilizzata per serramenti in AL).

Il progettista sceglierà la tipologia di posa opportuna in base alle dimensioni delle lastre, alle difficoltà di movimentazione, alle caratteristiche dell'opera, alle normative vigenti, ecc.

Dove non segnalata la differente posa i prezzi hanno la medesima incidenza nelle due tipologie.

Per quanto riguarda il vetrocamera, essendo innumerevoli le possibilità di accoppiamento dei vetri e le prestazioni da richiedere in base alle caratteristiche progettuali, si è inserita una voce base e tutta una serie di sovrapprezzi da applicare per ottenere il tipo voluto.

I vetri formanti la vetrata isolante dovranno avere spessore calcolato secondo la norme e comunque adeguato alle dimensioni ed all'uso degli infissi su cui andranno montati, assicurare la conformità ai criteri di sicurezza, garantire le prestazioni richieste relativamente ad isolamento termico, abbattimento acustico e trasmissione luminosa.

Sarà quindi cura del progettista comporre le relative voci sulla base dei suddetti sovrapprezzi conformemente ai requisiti prescritti.

Dato che garanzie e certificazioni dovranno essere fornite sull'intero serramento, nella compilazione delle voci di Elenco Prezzi e Computo Metrico Estimativo è preferibile includere il vetro in un unico prezzo del serramento stesso, mediante assemblaggio delle varie voci, per arrivare ad un prezzo cadauno per ogni tipologia (serramenti uguali con vetri diversi sono da considerare di diversa tipologia).

B.72. OPERE DA TERMOIDRAULICO

B.72.22. ELETTROPOMPE

Legenda per l’interpretazione delle caratteristiche delle elettropompe riportate nel relativo paragrafo.

 

 

Un’elettropompa a 3 velocità avente le curve caratteristiche sopra riportate, con riferimento alla curva corrispondente alla massima velocità, verrà descritta nel seguente modo:

“portata 20-56 m3/h – prevalenza 5.50/2.80 m.c.a.”

 

 

 

Una elettropompa a portata variabile (elettronica) avente il diagramma caratteristico di funzionamento sopra riportato, verrà descritta nel seguente modo:

“portata 0/4.3 m3/h – prevalenza 4.80-1.80 m.c.a.”

 


 

 

PREMESSE AL SETTORE OPERE STRADALI

D.51. OPERE FUNZIONALI ED ACCESSORIE – ALL’APERTO

Nel presente paragrafo sono riportate alcune indicazioni a supporto del Progettista e del Coordinatore per la sicurezza per la formulazione di progetti esecutivi relativi ad interventi di costruzione e manutenzione di sovrastrutture stradali. Le informazioni contenute non sono esaustive e devono essere considerate come semplici indicazioni per una corretta impostazione delle scelte tecniche progettuali ed applicazione dei corrispettivi economici.

PROGETTAZIONE

Sulla base degli obiettivi della Stazione appaltante, il Progettista dovrà procedere con l’individuazione delle esigenze di base da soddisfare mediante un’adeguata scelta dei materiali e delle tecnologie costruttive. Il progetto esecutivo elaborato dovrà assicurare la conformità alle norme di riferimento in materia tecnica, ambientale, di idoneità all’impiego dei prodotti ed a tutte le prescrizioni applicabili.

Salvo ulteriori richieste espresse dalle Stazioni appaltanti, il Progettista dovrà considerare le seguenti esigenze progettuali:

-          prestazioni strutturali della sovrastruttura (portanza e durata);

-          prestazioni funzionali del piano viabile (pendenze trasversali e longitudinali, regolarità, superficiale, aderenza nelle diverse condizioni meteorologiche);

-          prestazioni ambientali nel processo di realizzazione delle opere e loro mantenimento nel tempo (risparmio risorse non rinnovabili).

Definiti i criteri ed i livelli delle prestazioni da raggiungere, il Progettista dovrà procedere con attenzione all’esecuzione delle seguenti attività:

-          analisi delle condizioni generali e individuazione puntuale delle opere da eseguire;

-          individuazione dei tratti di strada interessati dagli interventi di costruzione e manutenzione della sovrastruttura (progressive chilometriche con direzione di marcia, Comuni ecc…)

-          indagine sulle strutture esistenti (con particolare attenzione in caso di interventi di manutenzione);

-          scelta dei materiali e delle tecnologie costruttive;

-          determinazione degli spessori (a catalogo o mediante calcoli strutturali);

-          individuazione delle specifiche di riferimento e dei prezzi correlati inclusi nel presente Elenco dei prezzi;

-          individuazione di eventuali sovrapprezzi da applicare per le particolari condizioni realizzative previste;

-          elaborazione di nuove specifiche di riferimento e relativi prezzi, qualora non previsti nel presente Elenco prezzi.

La Provincia Autonoma di Trento ha predisposto una serie di Norme tecniche di riferimento per la costruzione e manutenzione delle sovrastrutture stradali da allegare ai Capitolati speciali d’appalto, opportunamente predisposti per le singole opere da realizzare. Le Norme tecniche a cui il Progettista dovrà fare riferimento, nell’edizione in vigore al momento della progettazione, sono:

-          Norme tecniche pavimentazioni in conglomerato bituminoso;

-          Norme tecniche e ambientali per la produzione dei materiali riciclati e posa nelle costruzioni edili e stradali;

-          Norme tecniche per la formazione del corpo stradale.

STIMA DEI COSTI PER LA SICUREZZA

Sulla base degli obiettivi della Stazione appaltante e delle scelte progettuali del Progettista, il Coordinatore per la Sicurezza dovrà procedere con l’individuazione degli adempimenti necessari per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti della strada in conformità alle normative vigenti. Il Coordinatore per la Sicurezza dovrà pertanto procedere con un’approfondita valutazione delle caratteristiche dell’opera e del contesto in cui la stessa è inserita, oltre all’esame delle modalità esecutive.

Il base alle valutazioni effettuate, il Coordinatore per la Sicurezza dovrà redigere tutti i documenti in conformità al D.Lgs. 81/2008 fra i quali è previsto la redazione degli elaborati economici di stima dei costi per la sicurezza (ad es. computo metrico estimativo dei costi per la sicurezza).

Per la elaborazione dei documenti previsti dalla normativa vigente di settore, il Coordinatore potrà utilizzare il capitolo “S – sicurezza” che riporta i principali costi di sicurezza sia per cantieri temporanei (ad esempio D.M 10/07/2002) che per cantieri fissi.

PARAMETRI DI VALUTAZIONE PER LE PAVIMENTAZIONI

Sulla base delle esigenze progettuali da soddisfare ed in attuazione delle attività previste al paragrafo precedente, il Progettista dovrà procedere con la corretta individuazione delle specifiche tecniche e del prezzo corrispondente.

I principali parametri di riferimento per la corretta attribuzione del prezzo sono:

-          Classificazione dei lavori;

-          Tipologia della viabilità;

-          Caratteristiche dimensionali dell’intervento;

-          Condizioni operative e vincoli realizzativi.

Di seguito si riportano gli elementi essenziali per la corretta valutazione economica delle lavorazioni.

CLASSIFICAZIONE DEI LAVORI

Come anticipato nelle Premesse generali (paragrafo “subappalto”), valutata la tipologia delle lavorazioni in base al rapporto tra le opere specialistiche e l’appalto principale, il Progettista potrà applicare ai singoli prezzi una maggiorazione non superiore al 20%. Il caso ricorre, ad esempio, qualora i lavori relativi alla pavimentazione stradale siano previsti in un appalto, ma non prevalenti ed è possibile che l’appaltatore possa fare ricorso al subappalto nei termini previsti dalle norme vigenti. A lavori di pavimentazione di questo tipo potrà essere applicata la maggiorazione indicata.

TIPOLOGIA DELLA VIABILITÀ

La quotazione delle specifiche tecniche contenute nell’Elenco prezzi è riferita alle lavorazioni effettuate sulla rete stradale primaria e sulla rete principale, di transito, scorrimento e distribuzione.

Qualora l’intervento interessi la rete stradale secondaria in ambito urbano e locale, di accesso, e/o la pavimentazione di piazzali, il Progettista dovrà procedere con la valutazione delle specifiche condizioni operative, con la conseguente formulazione di nuove voci (N.V.). I fattori che incidono sulla valutazione economica di base nella determinazione delle nuove voci sono riconducibili ad un rallentamento delle lavorazioni come, ad esempio, la presenza di accessi a raso, i raccordi laterali con finitura a mano, la continua variazione della sezione trasversale, la limitazione di impiego dei mezzi d’opera (autocarri e macchine operatrici).

CARATTERISTICHE DIMENSIONALI DELL’INTERVENTO

Oltre a quanto valutato dal progettista secondo le indicazioni del paragrafo precedente, nel caso in cui il progetto preveda la realizzazione delle opere di pavimentazione in aree ridotte o per lavori frazionati è previsto il riconoscimento di un compenso per l’approntamento del cantiere in base alla sua estensione. Nel capitolo dedicato alle pavimentazioni in conglomerato bituminoso (D.51.30) sono riportati e quantificati i compensi da applicare in base alle superfici oggetto delle lavorazioni e a particolari condizioni di esecuzione.

Il compenso deve sempre essere applicato per superfici inferiori a 2.500 m2 secondo quanto definito dalla voce “D.51.30.1 – Piccoli lavori di bitumatura – approntamento cantiere” (con superficie fino a m² 500;  con superficie oltre m² 500 fino a m² 1000;  con superficie oltre m² 1000 fino a m² 1500;  con superficie oltre m² 1500 fino a m² 2500) e devono essere considerate le condizioni secondo quanto previsto nella voce “D.51.30.9010 Sovrapprezzo ai lavori di bitumatura per condizioni particolari”.

-               lavoro notturno                                                                          4,00 %

-               lavoro festivo                                                                             7,00 %

-               lavoro notturno festivo                                                                9,00 %

-               lavoro in galleria                                                                      10,00 %

CONDIZIONI OPERATIVE E VINCOLI REALIZZATIVI

I lavori di pavimentazione in conglomerato bituminoso sono condizionati da fattori tecnici e dalle modalità di esecuzione delle opere.

In merito agli aspetti tecnici la realizzazione delle pavimentazioni in conglomerato bituminoso è particolarmente condizionata sia dalle condizioni morfologiche che dalla morfologia del cantiere. La riduzione degli spazi di transito e di manovra (luci di passaggio ridotte e riduzioni di portata), da un lato, e la pendenza del piano viabile, dall’altro, limitano l’utilizzo dei mezzi meccanici adeguati e costituiscono i fattori che provocano il rallentamento dei lavori ed il maggiore ricorso alle lavorazioni manuali con il conseguente incremento dei costi.

I lavori di pavimentazione stradale, specie negli interventi di manutenzione, producono un impatto considerevole sul regolare flusso della mobilità. I cantieri, di qualsivoglia natura, comportano la deviazione del traffico in conformità alle prescrizioni normative vigenti (Codice della strada e disciplinare dei segnalamenti temporanei). Al fine di contenere il disagio provocato specialmente nei periodi di maggiore intensità di traffico e assicurare l’incolumità a lavoratori ed agli utenti, può essere opportuno procedere con l’esecuzione dei lavori in limitate aree di manovrabilità, in notturno e/o in giornate festive. Tale modalità comporta un maggiore onere direttamente correlato al costo della manodopera ed ai maggiori oneri di approvvigionamento dei materiali.

Nel capitolo dell’Elenco dedicato ai lavori di pavimentazione sono riportati alcuni fattori di maggiore costo che devono essere riconosciuti all’appaltatore in forma di sovrapprezzo alle singole lavorazioni effettuate nelle condizioni descritte. Il Progettista e il Direttore dei Lavori, ognuno nell’esercizio delle competenze attribuite, dovranno valutare l’eventuale presenza di ulteriori elementi che comportino un aggravio dei costi di lavorazione.

 

SOVRASTRUTTURE STRADALI

Nello schema di seguito riportato sono indicati, a titolo di esempio, gli elementi costruttivi di un corpo stradale così come denominati dalla normativa di settore.

Di seguito di riporta un estratto dalle definizioni contenute nelle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” (D.M. 05/11/2001)

DISPOSITIVO DI RITENUTA: Elemento tendente ad evitare la fuoriuscita dei veicoli dalla piattaforma o comunque a ridurne le conseguenze dannose. E' contenuto all'interno dello spartitraffico o del margine esterno alla piattaforma.

FASCIA DI PERTINENZA: striscia di terreno compresa tra la carreggiata più esterna e il confine stradale. E' parte della proprietà stradale e può essere utilizzata solo per la realizzazione di altre parti della strada.

FASCIA DI RISPETTO: striscia di terreno, esterna al confine stradale, sulla quale esistono vincoli alla realizzazione, da parte del proprietario del terreno, di scavi, costruzioni, recinzioni, piantagioni, depositi e simili.

FASCIA DI SOSTA LATERALE: parte della strada adiacente alla carreggiata, separata da questa mediante striscia di margine discontinua e comprendente la fila degli stalli di sosta e la relativa corsia di manovra.

MARCIAPIEDE: parte della strada, esterna alla carreggiata, rialzata o altrimenti delimitata e protetta, destinata ai pedoni.

MARGINE INTERNO: parte della piattaforma che separa carreggiate percorse in senso opposto.

MARGINE LATERALE: parte della piattaforma che separa carreggiate percorse nello stesso senso.

MARGINE ESTERNO: parte della sede stradale, esterna alla piattaforma, nella quale trovano sede cigli, cunette, arginelli, marciapiedi e gli elementi di sicurezza o di arredo (dispositivi di ritenuta, parapetti sostegni, ecc.).

PIATTAFORMA: parte della sede stradale che comprende i seguenti elementi:

a)      una o più carreggiate complanari, di cui la corsia costituisce il modulo fondamentale;

b)      le banchine in destra e in sinistra;

c)       i margini (eventuali) interno e laterale (comprensivi delle banchine);

Non rientra nella piattaforma il margine esterno.

Come descritto, la sovrastruttura è collocata nella parte superiore del solido stradale e comprende la fondazione e la pavimentazione. Le sovrastrutture, normalmente, si considerano di tre tipi, con la seguente denominazione tradizionale:

-          flessibili (fondazione non legata o legata con legante bituminoso sovrapposta dalla pavimentazione in conglomerato bituminoso CB);

-          semirigide (fondazione legata con legante idraulico sovrapposta dalla pavimentazione in conglomerato bituminoso CB);

-          rigide (fondazione non legata o legata con legante idraulico sovrapposta dalla pavimentazione in CLS).

INTERVENTI COSTRUTTIVI

Nei paragrafi seguenti sono schematizzati i principali interventi costruttivi relativi alle sovrastrutture flessibili e semirigide.

Gli schemi riportati sono indicativi e non esaustivi: è responsabilità del Progettista individuare la tipologia costruttiva più adeguata o definire le soluzioni alternative. Per ogni sezione tipo descritta sono indicati i materiali e/o le lavorazioni di riferimento; il Progettista potrà individuare la soluzione più appropriata al singolo progetto esecutivo sulla base delle valutazioni tecniche e delle prestazioni da ottenere.

Gli interventi costruttivi che possono essere realizzati su una sovrastruttura stradale sono:

A.      NUOVE COSTRUZIONI O MANUTENZIONI PROFONDE;

B.      MANUTENZIONI SUPERFICIALI;

C.      RIPRISTINI.


A) NUOVE COSTRUZIONI O MANUTENZIONI PROFONDE

Interessano tutti gli strati della sovrastruttura, dalla fondazione agli strati in conglomerato bituminoso.

Tabella delle sezioni tipo

 

 

 

 


Sezione Tipo 1A su rilevato (fondazione-base-binder-usura)

STRATIGRAFIA

SPECIFICHE DI RIFERIMENTO

Codice

Descrizione

Materiale

Sottofondo

 

1

D.51.30.0215

Manto d’usura tipo “C”

Primo

impiego

D.51.30.0225

Manto d’usura tipo “D”

D.51.30.0230

Manto d’usura tipo “D” modificato

D.51.30.0315

Pavimentazione antisdrucciolo

D.51.30.0325

Pavimentazione SMA (splittmastixasphalt)

2

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

D.51.30.0025

Mano d’attacco con bitume modificato (*)

3

D.51.30.0125

Binder

Riciclato

(max 30%)

4

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

5

D.51.30.0115

Strato di base a caldo

Riciclato

(max 30%)

D.51.30.0116

Strato di base in conglomerato bituminoso riciclato a freddo

Riciclato

(< 100%)

6

D.51.30.0005

Mano di impregnazione con bitume normale

n.a.

7

D.51.25.0120

Finitura superficiale alla fondazione stradale

n.a.

8

D.51.25.0110

Fondazione stradale con materiali naturali

Primo

impiego

D.51.25.0115

Fondazione stradale con materiali riciclati non legati

Riciclato

(< 100%)

D.51.25.0116

Fondazione stradale con materiali riciclati legati

D.11.15.0160

Stabilizzazione del sottofondo

* - da applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.


 



Sezione Tipo 1B su impalcato ( binder-usura)

STRATIGRAFIA

SPECIFICHE DI RIFERIMENTO

Codice

Descrizione

Materiale

1

D.51.30.0215

Manto d’usura tipo “C”

Primo

impiego

D.51.30.0225

Manto d’usura tipo “D”

D.51.30.0230

Manto d’usura tipo “D” modificato

D.51.30.0315

Pavimentazione antisdrucciolo

D.51.30.0325

Pavimentazione SMA (splittmastixasphalt)

2

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

D.51.30.0025

Mano d’attacco con bitume modificato (*)

3

D.51.30.0125

Binder

Riciclato

(max 30%)

4

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

* - da applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.

 


 


Sezione Tipo 2 (fondazione-binder-usura)

STRATIGRAFIA

SPECIFICHE DI RIFERIMENTO

Codice

Descrizione

Materiale

Casella di testo: Sottofondo

1

D.51.30.0215

Manto d’usura tipo “C”

Primo

impiego

D.51.30.0225

Manto d’usura tipo “D”

D.51.30.0230

Manto d’usura tipo “D” modificato

D.51.30.0315

Pavimentazione antisdrucciolo

D.51.30.0325

Pavimentazione SMA (splittmastixasphalt)

2

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

D.51.30.0025

Mano d’attacco con bitume modificato (*)

3

D.51.30.0125

Binder

Riciclato

(max 30%)

4

D.51.25.0120

Finitura superficiale alla fondazione stradale

n.a.

5

D.51.25.0110

Fondazione stradale con materiali naturali

Primo

impiego

D.51.25.0115

Fondazione stradale con materiali riciclati non legati

Riciclato

(< 100%)

D.51.25.0116

Fondazione stradale con materiali riciclati legati

D.11.15.0160

Stabilizzazione del sottofondo

* - da applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.

 


 


Sezione Tipo 3 (fondazione–strato multifunzionale)

STRATIGRAFIA

SPECIFICHE DI RIFERIMENTO

Codice

Descrizione

Materiale

Casella di testo: Sottofondo

1

D.51.30.0135

Strato unico tipo “E”

Riciclato

(< 30%)

2

D.51.25.0120

Finitura superficiale alla fondazione stradale

n.a.

3

D.51.25.0110

Fondazione stradale con materiali naturali

Primo

impiego

D.51.25.0115

Fondazione stradale con materiali riciclati non legati

Riciclato

(< 100%)

D.51.25.0116

Fondazione stradale con materiali riciclati legati

D.11.15.0160

Stabilizzazione del sottofondo

 

 

 

 

 

 


B) MANUTENZIONI SUPERFICIALI

Interessano lo strato superiore d’usura ed hanno lo scopo di ripristinare le caratteristiche planimetriche e di aderenza del piano viabile. Lo strato superficiale può essere applicato direttamente alla pavimentazione esistente, previa pulizia del piano e spruzzatura di una mano d’attacco, o successivamente alla rimozione dello strato d’usura esistente.

In base alle caratteristiche plano-altimetriche ed alla presenza di ammaloramenti della pavimentazione esistente, il Progettista dovrà valutare la necessità di procedere con la posa di uno strato di risagomatura, disgiunto dallo strato d’usura, e/o con il risanamento degli strati intermedi della pavimentazione. Qualora il degrado strutturale interessi gli strati profondi della sovrastruttura, si dovrà prevedere la sostituzione di tutti gli strati ammalorati.

Tabella delle Sezioni tipo:


 


Sezione Tipo 4 (risagomatura-usura)

STRATIGRAFIA

SPECIFICHE DI RIFERIMENTO

Codice

Descrizione

Materiale

1

D.51.30.0215

Manto d’usura tipo “C”

Primo

impiego

D.51.30.0225

Manto d’usura tipo “D”

D.51.30.0230

Manto d’usura tipo “D” modificato

D.51.30.0315

Pavimentazione antisdrucciolo

D.51.30.0325

Pavimentazione SMA (splittmastixasphalt)

2

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

D.51.30.0025

Mano d’attacco con bitume modificato (*)

3

D.51.30.0125

Binder

Riciclato

(< 30%)

D.51.30.0135

Strato unico tipo “E” (**)

4

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

*              da applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.

**           in alternativa al Binder qualora sia necessario differire nel tempo la posa dello strato di usura.

 


 


Sezione Tipo 5 (fresatura - risagomatura - usura)

STRATIGRAFIA

SPECIFICHE DI RIFERIMENTO

Codice

Descrizione

Materiale

1

D.51.30.0215

Manto d’usura tipo “C”

Primo

impiego

D.51.30.0225

Manto d’usura tipo “D”

D.51.30.0230

Manto d’usura tipo “D” modificato

D.51.30.0315

Pavimentazione antisdrucciolo

D.51.30.0325

Pavimentazione SMA (splittmastixasphalt)

2

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

D.51.30.0025

Mano d’attacco con bitume modificato (*)

3

D.51.30.0125

Binder

Riciclato

(< 30%)

D.51.30.0135

Strato unico tipo “E” (**)

4

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

5

D.11.05.0160

Fresatura a freddo di pavimentazione esistente

 

A.04.10.0025

Conferimento ad impianto di trattamento rifiuti – conglomerato bituminoso – fresato

 

*              da applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.

**           in alternativa al Binder qualora sia necessario differire nel tempo la posa dello strato di usura.

 


C) RIPRISTINO DELLA SOVRASTRUTTURA

Gli interventi di ripristino interessano tutti gli strati della sovrastruttura, dalla fondazione agli strati in conglomerato bituminoso, ma sono limitati nella sezione trasversale alla copertura di scavi effettuati per la posa di sottoservizi o aperture profonde del corpo stradale.

Di norma, l’esecuzione della pavimentazione deve essere estesa oltre la larghezza dello scavo stesso per assicurare un solido appoggio del conglomerato bituminoso e prevenire le lesioni provocate dagli assestamenti del materiale per effetto della post-compattazione.

Sezione tipo:

 

 


Sezione Tipo 5 (fresatura-risagomatura-usura)

STRATIGRAFIA

SPECIFICHE DI RIFERIMENTO

Codice

Descrizione

Materiale

Casella di testo: 2. Mano d’attaccoCasella di testo: 2. Mano d’attacco

1

D.51.30.0215

Manto d’usura tipo “C”

Primo

impiego

D.51.30.0225

Manto d’usura tipo “D”

2

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

3

D.51.30.0125

Binder

Riciclato

(< 30%)

4

D.51.30.0015

Mano d’attacco con bitume normale

n.a.

5

D.51.30.0115

Strato di base a caldo

Riciclato

(max 30%)

D.51.30.0116

Strato di base in conglomerato bituminoso riciclato a freddo

Riciclato

(< 100%)

3

D.51.25.0110

Fondazione stradale con materiali naturali

Primo

impiego

D.51.25.0115

Fondazione stradale con materiali riciclati non legati

Riciclato

(< 100%)

* - da applicare nel caso in cui lo Strato di usura sia realizzato in SMA.


PREMESSE AL SETTORE OPERE IGIENICO-SANITARIE

TABELLE E DISEGNI

TABELLA RIEPILOGATIVA PER:

-          COMPUTO CONVENZIONALE DEL VOLUME DI SCAVO

-          DIMENSIONI DEL RIVESTIMENTO E DEL RINFIANCO TUBAZIONI

         


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN GHISA (E.01.05.0005 – E.01.05.0016)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN GRES CON RINFIANCO (E.01.05.0026)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN GRES CON RIVESTIMENTO (E.01.05.0031)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN CLS VIBROCOMPRESSO (E.01.05.0035 – E.01.05.0036)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN CLS RIVESTITE (E.01.05.0041 – E.01.05.0042)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN CLS CON MASSELLO (E.01.05.0046)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN POLIETILENE (E.01.05.0057)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN POLIETILENE CON RIVESTIMENTO (E.01.05.0062)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN POLIETILENE CON MASSELLO (E.01.05.0067)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN POLIPROPILENE (E.01.05.0070 – E.01.05.0072)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN PVC RIVESTITE IN CLS (E.01.05.0091)

 

 


 

 

 

 

 

 

TUBAZIONI IN PVC RIGIDO A A PARETE STRUTTURATA

(E.01.05.0095 – E.01.05.0096 – E.01.05.0097)

 

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10 (E.01.06.0005 – E.01.06.0010)

PIANTA

 

 

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10 (E.01.06.0005 – E.01.06.0010)

ARMATURA TIPO DELLA SOLETTA

 

 

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10 (E.01.06.0005 – E.01.06.0010)

SEZIONE A-A

 

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTI DIM 1.10 X 1.10 (E.01.06.0005 – E.01.06.0010)

SEZIONE B-B

 

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTI DIM 0.50 X 0.70 (E.01.06.0025)

PIANTA

 

                        

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTI DIM 0.50 X 0.70 (E.01.06.0025)

SEZIONE A-A

 

       

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTI DIM 0.50 X 0.70 (E.01.06.0025)

SEZIONE B-B

 

    

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTO DI SALTO

PIANTA

 

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTO DI SALTO

SEZIONE A-A

 

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTO DI SALTO

SEZIONE B-B

 

 


 

 

 

 

 

 

POZZETTO DI SALTO

SEZIONE C-C

 

 


 

 

 

 

 

 

RIPRISTINO PAVIMENTAZIONI IN MACADAM (E.01.07.0005)

 

 


 

 

 

 

 

 

FORMAZIONE DI CASSONETTO STRADALE (E.01.07.0020)

RIPRISTINI IN CONGLOMERATO BITUMINOSO (E.01.07.0025)

 

 


 

 

 

 

 

 

RIPRISTINO IN TERRENO DI CAMPAGNA (E.01.07.0055)

 

 


 

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